Origini


I Cavalieri Mistici sono un antico Ordine Cavalleresco, le cui origini si perdono nell'albore dei tempi e sono avvolte dal mistero. La loro prima apparizione risale all'anno 141 dopo lo sbarco, durante l'estenuante guerra scoppiata fra le razze umane, naniche ed elfiche per aggiudicarsi i territori del Nuovo Continente. Secondo le leggende essi furono scelti ed inviati dalle quattro Divinità  Celestiali ed ebbero un ruolo determinate nel porre fine al conflitto. La pace ora regnava sovrana, le varie Razze iniziarono a ricostruire le città è  ormai distrutte e le figure dei Cavalieri Mistici sembrarono svanire. Ma il loro compito non era terminato, attesero disseminati nei vari Villaggi e Città , mimetizzati fra le genti continuavano la loro opera di meditazione e crescita in attesa della nuova chiamata. 

Quel giorno non tardò a giungere. Come racconta la Genesi, il malvagio Dio del Male Locost venne risvegliato dal suo sonno eterno. La sua ira accresciuta da secoli di prigionia era ora pronta ad abbattersi sul Nuovo Continente..Il suo unico scopo portare la sua mano oscura in ogni luogo.. Ed è a questo punto che la loro storia si intreccia con quella di Fengard allorché venne loro affidata un'importante missione. L'influenza malvagia di una città , soggiogata ed ormai devota al Male e conosciuta come Necromunda, premeva contro i confini ad ovest della Federazione, con continui attacchi alle carovane di mercanti diretti alla capitale Iolia ed ai villaggi vicini ad essa. 

Fu il Governatore Labell Da Thai Crysthall in persona che affidò ai Cavalieri Mistici il compito di contrapporsi a questo nuovo nemico, chiedendo loro la realizzazione di una città  che si frapponesse tra Necromunda ed i confini ad ovest della Federazione. Dopo attente esplorazioni per la ricerca del luogo, venne individuato il posto più adatto e lì per prima venne edificata la Cattedrale, che fu la prima costruzione di quella che divenne per importanza e splendore la seconda città della Federazione dopo Iolia. Ad essa venne dato il nome di Fengard. 

Molte furono le battaglie che seguirono con le genti di Necromunda ed infine Il successo dell'incarico affidato ai Mistici fu pieno: dopo anni di lotta e di dure battaglie, la vittoria sembrò volgere a favore delle forze della Federazione ed i Cavalieri Mistici lasciarono la città  convinti di avere portato a termine il loro compito e di avere sconfitto le forze del Male. Grave fu il loro errore: Fengard da allora conobbe un periodo di decadenza che la portò nel tempo a ritornare ad essere poco più che un villaggio, mentre le forze dell'Oscuro, i Neri Servitori del Malvagio Locost, riprendevano vigore e soggiogavano nuovamente Necromunda fino ad espandere la loro influenza sin dentro la città  dei Mistici. Dopo secoli di assenza, adesso è giunto il momento del loro ritorno: loro compito sarà  quello di riportare all'antico splendore Fengard al servizio della città  e del Governatore. 

 ESCAPE='HTML'

Estratto del Diario di Alistair degli Artràs, Primo Rettore dei Cavalieri Mistici

Anni in carica  710 d.S. – 718 d.S.

 

Per ogni uomo, nella sua vita, giunge il momento di fare un voto. Un voto che egli si impegnerà a rispettare et onorare sino a che la vita gli sarà concessa.
Che questo voto riguardi la strada che gli è stata lasciata da suo padre prima di lui, che sia quella di prendere una donna in moglie, che sia quello di consacrare la propria esistenza agli ideali Divini, egli lo manterrà saldo e inamovibile sino a che la clessidra del tempo ad egli destinato non esaurirà la sua sabbia.
Forte di questa consapevolezza, mi accingo a proferire il mio voto, dinanzi allo specchio, agli uomini e agli Dei testimoni, al fine che, se privato dei tali, rimarrò un uomo senza valore ne virtù.
Qui io poso la mia umile preghiera, nel nome dei miei Padri e degli Dei Altissimi, affinché rimanga impressa sul mio animo, come l’inchiostro su questo foglio.
Io giuro di rendere omaggio al Sommo Signore Thystonius, onorando i rispettando i suoi precetti.
Giuro di Non essere mai Sleale , onorando il mio avversario e combattendolo con valore e onore, affinchè il migliore vinca.
Giuro di non cedere mai al gioco d’azzardo, e di non schierarmi mai, in un confronto degno della volontà del mio Signore.
Giuro di non compiere gli Atti Ignobili, ingannando, manipolando, o sfruttando gli altri, giustificando così una vittoria a me gradita.
Giuro di appoggiare sempre un confronto Leale affinchè il Mio Signore Sommo possa giovarsi della lealtà della sfida.
Giuro di non abbandonare i miei fratelli e uomini in battaglia e nella vita, infondendo coraggio e dando loro esempio.
Io giuro di rendere omaggio alla Somma Dea Mynbruje, onorando e rispettando i suoi precetti.
Giuro di non mentire , affinché per gli amici, come per i miei nemici le mie parole siano fonte di verità.
Giuro di non imporre la mia volontà su alcuno, affinché esso possa agire nella sua piena decisione e volontà.
Giuro di non agire in modo indegno , convincendo gli altri di aderire alla mia causa, che sia tramite forza, che tramite ingegno.
Giuro di non arrendermi , opponendomi al definitivo giudizio, ove la speranza ha ancora dimora.
Giuro di oppormi alla morte, ove il peccatore abbia la volontà e la facoltà di redimersi
Giuro di vendicare o riparare ai torti subiti o inflitti ingiustamente.
Giuro di non costringere mai nessuno con le lusinghe, denaro o forza a compiere un atto ad egli sgradito.
Giuro di essere il giudice del sottoscritto, prima di essere il giudice altrui. Di essere severo e retto nell’ammettere i miei peccati, e di essere clemente e misericordioso dinanzi al pentimento altrui.

Oltre a questi, oggi sono pronto a prendere il voto e di indossare questa cotta, e su di essa io giuro:
Giuro di agire sempre con coraggio , che le mie azioni mai si macchieranno di viltà e paura.
Giuro di essere sempre fedele all’ordine, al suo codice e ad ogni mio confratello.
Giuro di onorare i principi della Fratellanza, dell’Umiltà, dell’Equità. Di agire sempre con l’Onore e di non tradire mai la mia Fede.
Giuro di non usare mai la mia lama sopra un avversario disarmato, più debole, o inerme. Farò della mia parola la mia prima arma nel nome degli Dei Altissimi.
Giuro di non cedere alle provocazioni , di mantenere sempre il giudizio e il raziocinio a guidarmi. Di non accettare alcun confronto con lo scopo di mettermi in mostra o di guadagnarmi la vanagloria, ma di onorare sempre con umiltà e forza il mio Sommo Signore Thystonius.
Giuro di non mettermi in mostra , ne di fare mai vanto della mia carica, dei miei averi, o della mia persona.
Giuro di non innalzarmi al di sopra gli uomini , agendo per avarizia o per ordine, usurpando le abitazioni o terre altrui per arricchire me o il mio Sovrano e Signore.
Giuro di non rifiutare mai l’aiuto a coloro che dovessero domandarmelo, che siano essi in peccato o in rettitudine.
Io giuro dinanzi agli Uomini e agli Dei, i miei testimoni, che sino a che non infrangerò i miei voti, calpesterò queste terre da Cavaliere e onorerò questo titolo sino al giorno della mia morte.
Che gli Dei possano concedermi la loro benedizione, e perdonarmi i miei peccati.


Tratto dal Diario di
Alistair degli Artràs
Cavaliere e Primo Rettore dei Mistici di Fengard.